La Chiesa di San Giorgio fuori le mura
Dopo la metà del 600, a seguito della distruzione di Voghenza, la sede vescovile venne trasferita nella chiesa dedicata a S.Giorgio, posta fra i due rami del Po. Il territorio dove sorgeva il Ducato di Ferrara passò di mano in mano, prima i longobardi, poi il Papato e successivamente ai Canossa. Morta Matide di Canossa, Ferrara vive un periodo di guerra fra Guelfi ( fam. Adelardi ) e Ghibellini (Torelli-Salinguerra). Gli Adelardi si appoggiaro agli Estensi e vinsero la disputa. Fu Guglielmo degli Adelardi che fece erigere la nuova Cattedrale dedicandolo a S.Giorgio.(1135).
La chiesa di S.Giorgio fuori le mura fu assegnata ai monaci Olivetani, che tutt’ora la gestiscono. “Fuori le mura” dal 1451 quando Borso d’Este fece erigere le mura a sud di S.Antonio in Polesine e sulla riva del Volano, con la porta di S.Giorgio che di notte veniva chiusa.
La chiesa venne ristrutturata da Biagio Rossetti che edificò il campanile,(1473) con la collaborazione di Cosmè Tura.
(da Wikipedia.org )L’interno della basilica di San Giorgio fuori le mura è a pianta basilicale, con tre navate coperte con volta a crociera e separate da due file di archi a tutto sesto poggianti su colonne marmoree, ciascuna delle quali termina con un’abside semicircolare. Mentre la navata centrale è di tre campate, le due navate laterali, più strette e più basse rispetto alla centrale, sono di sei campate ciascuna.
Lungo le navate laterali, si trovano vari altari laterali, realizzati in epoche diverse; tra questi, l’altare della quinta campata della navata laterale destra è in legno dipinto, con frontone sostenuto da due colonne tortili. Fra i sepolcri presenti nella chiesa, vi sono quelli di Lorenzo Roverella, vescovo di Ferrara, opera di Antonio Rossellinoe Ambrogio da Milano, risalente al XV secolo e la tomba di San Giorgio, patrono della città, posta nella cappella di San Maurilio, in fondo alla navata laterale di sinistra.
All’interno della chiesa si trova un organo antico di recente ristrutturato e riportato al suo splendore.