Museo Nazionale Archeologico
Chiamato anche Museo di Spina, ha sede presso il Palazzo Costabili (detto anche di Palazzo di Ludovico il Moro). Il Museo Archeologico di Ferrara, viene inaugurato nel 1935 dopo che Corrado Ricci (Direttore Generale alle Antichità e Belle Arti), nel 1920, ne definisce l’esproprio e viene acquistato dal Demanio per restaurarlo e riportarlo a giusta vita. Il Museo Archeologico Nazionale conserva ed espone le testimonianze archeologiche ritrovate nella provincia di Ferrara, prime tra tutte quelle di Spina che, tra il VI e il III sec. a.C., rappresentò uno dei centri focali della regione. Nelle sale del Museo attualmente aperte al pubblico sono visibili alcuni dei corredi ritrovati nelle necropoli della città (necropoli di valle Trebba e di Valle Pega), ovvero i gruppi di oggetti -talora veramente impressionanti per bellezza e ricchezza- che accompagnavano il defunto nel viaggio verso l’oltretomba. Tra tali oggetti e manufatti, l’elemento più rilevante è costituito dalla ceramica attica figurata che, nelle ripetute associazioni funzionali che ruotano attorno al cratere, evoca principalmente (e soprattutto nelle sepolture di rango) i rituali del convito e del simposio.
La città di Spina fu fondata poco prima della fine del VI secolo a.C. La sua posizione -allora situata alla confluenza di vie di comunicazione fluviali, marittima e terrestri (Reno, Po e Adriatico)- la rendeva il luogo ideale per la fondazione di un porto-emporio. I rapporti con il mondo greco e l’Attica durarono a lungo e senza avvertire quella crisi del mondo etrusco che segnò l’inizio del IV secolo a.c. quando le tribù galliche scesero nella pianura padana. Il tramonto ci fu solo nel corso del III secolo, quando a un assedio dei Galli si associò la difficoltà ad aprirsi uno sbocco diretto al mare. Fino alla soglia del I secolo a.C. Spina sopravvisse solo come un piccolo villaggio.
Spetta al vaso forse più noto di Spina, l’onere e l’onore di introdurre il pubblico alla sezione espositiva del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Il famoso cratere a volute attico a figure rosse dal Pittore di Kleophon, che troneggia altero e singolo nel salone delle Carte Geografiche, è lo straordinario testimonial di ciò che attende i visitatori nelle otto sale attigue: quasi 550 reperti, di cui molti semplicemente unici.
Il Museo si trova in Via XX Settembre, 124 – 44121 Ferrara
Gli orari di apertura sono: 9.00-14.00
Chiuso lunedì.
Aperto lunedì dell’Angelo
Giorni di chiusura annuali: 25 dicembre.